Devastanti incendi che attraversano la foresta pluviale amazzonica hanno fornito una fonte inaspettata e probabilmente inopportuna di pubblicità per un prodotto realizzato dall’omonimo colosso della tecnologia. Trattasi di Amazon Fire Stick.
Le ricerche sul Web con le parole chiave “Amazon Fire” stanno indirizzando gli utenti all’acquisto dell’Amazon Fire TV Stick. Oltre alle notizie sul disastro ambientale, ci sono, infatti, numerosi collegamenti alle “migliori offerte Fire Stick”. Non vi è alcun suggerimento o altro che questa non sia solo una coincidenza o sull’intento di capitalizzare su un disastro ambientale del genere. Tuttavia, la rete non ha una mente pensante che filtra i risultati in questi casi. Dunque, se cerchi Amazon Fire per documentarti sul disastro verificatosi in Brasile è quasi prevedibile che tra i risultati ci siano anche i prodotti omonimi di Amazon.
Boom di vendite per Amazon Fire Stick a causa delle ricerche correlate all’omonimo disastro ambientale che ha colpito la foresta amazzonica
In particolare, due dei primi tre risultati di Google per “Amazon Fire” sono anche collegamenti a un altro prodotto dell’azienda, il tablet Amazon Fire. La foresta pluviale amazzonica del Brasile ha registrato un numero record di incendi quest’anno, secondo i nuovi dati emersi di recente. Quindi è tra i risultati più cliccati, tuttavia non sono gli unici che emergono sul motore di ricerca. Tra l’altro, non è un incendio qualsiasi. Dall’inizio del 2019 oltre 72.000 incendi con un aumento dell’83% rispetto allo stesso periodo del 2018. Gli esperti sostengono che alcuni degli incendi siano stati deliberatamente avviati nel tentativo di disboscare la terra da utilizzare per l’agricoltura.
Alberto Setzer, un ricercatore, ha dichiarato: “La stagione secca crea le condizioni favorevoli per l’uso e la diffusione del fuoco, ma accendere un fuoco è opera dell’uomo, deliberatamente o per caso“. Documenti trapelati di recente suggeriscono che il presidente di estrema destra del Brasile, Jair Bolsonaro, stia volutamente ostacolando gli sforzi per salvaguardare la foresta pluviale amazzonica. Le notizie restano contrastanti, l’unica cosa certa è che Amazon ne sta involontariamente traendo dei guadagni grazie a tutti i curiosi che si ritrovano nella scheda tecnica dei prodotti dell’azienda a loro insaputa.