Le domande inviate al Dipartimento del Commercio degli USA dalle aziende sono più di 130, secondo quanto riferito da Reuters. Anche se Trump sostiene che alcune società sono autorizzate a vendere al colosso tecnologico cinese nonostante l’Entity List. La situazione di stallo coincide con messaggi contrastanti di Trump nella guerra commerciale USA-Cina. “Nessuno nel ramo esecutivo sa cosa vuole (Trump) e tutti hanno paura di prendere una decisione senza saperlo”, ha dichiarato William Reinsch, ex funzionario del dipartimento del Commercio.
L’attuale numero di domande per le licenze, non precedentemente riportate, supera di gran lunga le 50 domande inviate al Segretario del Commercio degli Stati Uniti Wilbur Ross a luglio. Dunque, le vendite con il colosso sono per lo più vietate alle società in elenco. Ciò tranne se i fornitori ottengono licenze speciali, le quali tuttavia devono superare un severo controllo
. Come ormai saprete, infatti, gli Stati Uniti affermano che l’azienda cinese spia i clienti e ha cercato di convincere anche gli altri. Huawei nega le accuse. La diatriba è nata così.Huawei ha speso 11 miliardi in componenti di aziende come Intel Corp, Qualcomm e Micron Technology lo scorso anno. Adesso improvvisamente la situazione è diversa. L’unico sollievo visto finora da Huawei è stata l’estensione ad agosto della licenza generale temporanea. Secondo tre funzionari del dipartimento del commercio, molte delle richieste di licenza sono in fase di revisione. Ad esempio, se ne stanno occupando i dipartimenti di Stato e di difesa. Tuttavia, non si sa quali siano gli standard e non ci sono risposte poiché i funzionari attendono il via libera.