Ogni giorno clienti delle compagnie telefoniche Tim, Vodafone, Wind 3, Iliad, Fastweb, lamentano di tentativi di truffe ai loro danni. A truffare però sono i gestori stessi con l’ausilio di società terze che attuano dei metodi al limite della legalità per svuotare i soldi presenti sulle SIM degli utenti.
Ma come si attivano sulle schede degli utenti? Molto spesso sono abbonamenti a servizi di dubbio interesse come client di giochi online, rubriche erotiche o sull’oroscopo della settimana. Avrete sicuramente capito che sono truffe vere e proprie, considerando che nel 2019 tali pratiche sono ormai desuete da tempo.
Spesso vengono attivate in maniera del tutto casuale: basta un click nel posto sbagliato, su di un banner o una pagina SPAM per vedersi improvvisamente comparire il messaggio di “credito esaurito”. Come si combatte tale pratica e come ci si può difendere?
Compagnie telefoniche: gli abbonamenti non richiesti si attivano con un click nel posto sbagliato
Parliamo di vere e proprie frodi ai danni degli utenti inconsapevoli. A differenza del phishing e dello smishing che avvengono sui conti correnti delle vittime in una maniera attiva, la truffa dei VAS avviene inconsapevolmente per i clienti. Di fatto nelle prime due truffe, l’utente deve cliccare volontariamente per perder i propri dati, seppur con tutta l’ingenuità di chi non conosce una pratica sconosciuta. Con la truffa dei VAS, il tutto avviene senza che la vittima abbia il controllo di nulla, trovandosi direttamente il credito svuotato.
A difesa dei consumatori è intervenuta l’AGCOM, ha multato già in precedenza le compagnie telefoniche per tali pratiche scorrette, e non è escluso che non possa riaccadere in futuro.
Per difendersi allora c’è un modo: chiamare immediatamente il servizio clienti del proprio gestore e richiedere il rimborso totale dell’importo rubato, oltre che il blocco di qualsiasi servizio per il futuro.