Talvolta ci si ritrova ad assistere ad eventi assolutamente unici e straordinari, che spesso non capitano in una vita intera, o al massimo li si vive in un solo momento. In quegli istanti di prova un senso di smarrimento e di stupore, che presto lascia spazio alla ricerca di un senso a ciò che si sta vedendo. E non sempre questa analisi conduce ad una conclusione certa.
È quello che hanno provato alcuni attoniti e inconsapevoli spettatori nella notte tra il 16 e il 17 agosto scorso, quando un corpo luminoso ha solcato i cieli che sovrastano la Sardegna (restando visibile per qualche istante anche da Francia, Spagna, Svizzera e Tunisia) lasciando tutti a bocca aperta.
Stando a quanto riferito dai testimoni, nonché documentato con foto o video postati sui social, poco dopo le 22:30 un forte bagliore è apparso nel cielo notturno, illuminando l’oscurità. Una fonte in particolare riferisce di averlo scambiato per un razzo segnalatore, ma la luce emanata appariva più accesa e gialla.
Non poteva ancora sapere di aver assistito al passaggio di un meteorite.
Meteorite sulla Sardegna: cosa dice la scienza?
Secondo l’Osservatorio astronomico della Sardegna, ciò di cui alcuni cittadini sono stati testimoni corrisponde ad un “bolide”, un piccolo corpo, probabilmente di natura ferrosa, che entra a contatto con l’atmosfera. La velocità di 14 km al secondo e l’arrivo nell’atmosfera hanno prodotto un’energia pari a 86 tonnellate di tritolo.
Il bolide, ampio 1,4 metri e di massa stimata oltre le 4 tonnellate, ha così rilasciato un’energia stimata di 0,1 chilotoni di TNT. Per fare il paragone con qualcosa di più concreto, si stima che la sua deflazione sia stata 400 volte più potente dell’esplosione per demolire le campate del Ponte Morandi a Genova.