Si resta in balia di numerosi dubbi ed incertezze a causa di opinioni travisate provenienti dalle dichiarazioni di Di Maio e Luca Antonini, rispettivamente vice Premier del Governo e giudice della Corte di Cassazione.
Gli oneri finanziari per il pagamento del bollo continueranno ad esistere in misura diversa da regione e regione. L’idea dello sconto
viene rigettata dopo l’analisi di nuove clausole che definiscono il potere decisionale delle singole istituzioni locali. Le Regioni, infatti, potranno decidere di cambiare o meno le condizioni di costo abolendo, diminuendo o aumentando la portata dei pagamenti. Un sistema controverso che sicuramente non verrà rigettato del tutto a fronte di dati ISTAT che parlano di un guadagno di 200 milioni di euro nell’arco degli ultimi cinque anni.Tutto ciò avviene a margine di una profonda crisi di governo in cui permea un alone di dubbio in merito al da farsi. L’iniziale crollo dello spread aveva riacceso le speranze per una rimodulazione positiva dei costi. Ma siamo di nuovo al punto di partenza con gli italiani costretti a fare i conti con la tassa più ingiusta che ci sia.
Luca Antonini, con sentenza n. 122/2019, ha dichiarato maggiore autonomia regionale per il pagamento del bollo. Ne sapremo di più nel corso dei prossimi mesi per una situazione che sembra ancora in stallo.