Marte, il Pianeta Rosso per eccellenza, è da sempre stato argomento di dibattito e di studio. Nel corso degli anni, diverse missioni sono state lanciate presso il componente del Sistema Solare ed oggi, grazie alle nuove tecnologie, sono state scoperte delle verità mai trapelate fino ad ora.
L’ultimo anno è stato molto proficuo sotto il punto di vista scientifico dato che più volte sono state scoperte delle possibilità di vita sul pianeta, da sempre definito inabitabile. In particolar modo, tra le ultime novità riguardanti Marte sono comparse anche le parole “ghiacciai” ed “acqua pura”.
Pensare al Pianeta Rosso come un pianeta desertico e pressoché privo di ogni forma possibile di acqua è sempre stata una convinzione condivisa da molti utenti. In realtà, invece, Marte si è rivelato un pianeta ricco di acqua seppure questa non sia facilmente individuabile “ad occhio nudo”.
Grazie a SHARAD, uno strumento sviluppato dall’ingegnere italiano Bernardini, è stato possibile individuate dei ghiacciai apparentemente nascosti sotto uno strato di roccia. Questi, formati al 9,0% da acqua pura conterebbero circa 400 mila chilometri cubici di ghiaccio.
A dividere le opinioni degli scienziati, ora, sopraggiunge un altra questione: su Marte vi era un oceano? Proprio secondo molti rappresentati della scienza, circa tre miliardi di anni fa il pianeta marziano era bagnato da un oceano, il quale diede persino origine ad uno tsunami. A portare avanti questa teoria, in primis, vi è Francois Costard, un rappresentate del Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica.
In particolar modo, lo studioso avrebbe affermato di aver trovato il punto di impatto del meteorite, ragione per cui il disastroso evento sarebbe accaduto. Questo si posizionerebbe in concomitanza della regione Terrain Thumbprint, la quale da anni immemori è classificata come un mistero.