Arriva l’estate e con essa l’immancabile fastidio provocato dalle punture di zanzara. Vi sono diverse specie che affollano la nostra penisola, specialmente nei centri in prossimità di zone boschive, di paludi e acquitrini. Le zanzare, infatti, si riproducono più agevolmente in ambienti umidi, e questo vale in particolare per la zanzara tigre.
Il nome scientifico di questa specie, Aedes Albopictus, riprende la tipica colorazione picchiettata di bianco del ventre e del dorso. E’ una specie importata dall’Africa subsahariana, dove è maggiormente endemica, presumibilmente per via dei continui scambi commerciali. Si ipotizza che possa essere arrivata nelle nostre zone restando intrappolata in un container, e trovando qui un ambiente favorevole al proprio sviluppo, abbia iniziato a proliferare.
Ma la zanzara tigre è presente anche in altre parti del mondo, fra cui la Cina, dove un team di scienziati ha avviato le prime sperimentazioni per eradicare totalmente la specie dalle zone in cui è maggiormente presente.
Il problema rappresentato dalla zanzara tigre non si ferma esclusivamente al fastidio derivante dalla sua puntura. In regioni del mondo con bassi livelli di igiene, le zanzare tigre rappresentano anche uno dei principali vettori di virus che infettano l’uomo (Zika virus, Dengue virus). Ne conseguono malattie anche gravi e spesso difficilmente curabili, proprio in ragione delle scarse condizioni igienico-sanitarie
in cui molte zone versano.Ma buone notizie arrivano dalla Cina, dove uno studio pilota portato avanti dalla Michigan State University e la Sun Yat-Sen University ha dimostrato la praticabilità di un preciso metodo di sterminio messo a punto su due isole cinesi.
Lo studio, approdato su Nature, ha visto i ricercatori sottoporre circa 200 milioni di zanzare tigre maschio ad un processo di sterilizzazione (tramite l’esposizione a radiazioni), infezione con tre diversi ceppi di Wolbachia (un batterio che impedisce la schiusa delle uova) e infine regime dietetico a base di zuccheri. Questi alimenti sono risultati essenziali per rendere i maschi più attrattivi verso gli esemplari femmina.
Questo numeroso gruppo di zanzare è stato rilasciato presso due isole cinesi nelle vicinanze di Guangzhou, ossia Shazai e Dadaosha. Poi si è valutata la variazione di popolazione dopo due anni: il trattamento aveva ridotto la popolazione del 94%. Al contempo, anche la quantità di punture ai residenti era diminuita, scendendo del 97%.
Si spera che questo studio, rivelatosi fruttuoso in queste circostanze, possa presto essere esteso anche in altre zone che necessitano dello stesso trattamento, per evitare la diffusione di virus letali che vadano a decimare la popolazione.