Chernobyl Chernobyl non è stato un evento di fantasia come certi millennial potrebbero essere portati a pensare a causa di Film e Libri con avvicendamenti del tutto simili ad una situazione paranormale. Ciò che avvenne oltre un trentennio fa in Ucraina è stato riportato nei libri di storia come il più grande disastro nucleare della storia dell’uomo. Tanto pericoloso che se ne parla ancora oggi con nuove informazioni che lasciano sgomenti di fronte alla furia distruttiva e senza fine.

 

Chernobyl: incredibili risvolti negativi continuano a pesare sulla città deserta

Una zona di vasta portata territoriale era stata isolata da un team di addetti ai lavori. La cosiddetta cupola di contenimento è servita a mantenere al sicuro le popolazioni locali con una cementificazione che ha visto l’impiego di Oltre 400.000 metri cubi di cemento e 7200 tonnellate di acciaio attorno al Reattore 4.

Nonostante questo ammasso di materiale industriale la SSE Chernobyl NPP, incaricata della supervisione, ha sollevato una nuova questione dopo la foto-analisi aerea realizzata per mezzo di droni con funzione di mapping laser della zona. Rilevare le radiazioni è stato possibile grazie ad un evoluto spettrometro a raggi gamma leggerissimo montato sui droni.

Il percorso di 13 Km è iniziato nel villaggio di Buriakivka per poi finire nella Foresta Rossa, così denominata dopo la deflagrazione nucleare che da CHernobyl si è spinta per un chilometro fino ad incontrare un paesaggio allora verdeggiante. Proprio qui si registra il picco della radioattività che rispecchia un andamento peggiore del previsto.

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