Una zona di vasta portata territoriale era stata isolata da un team di addetti ai lavori. La cosiddetta cupola di contenimento è servita a mantenere al sicuro le popolazioni locali con una cementificazione che ha visto l’impiego di Oltre 400.000 metri cubi di cemento e 7200 tonnellate di acciaio
attorno al Reattore 4.Nonostante questo ammasso di materiale industriale la SSE Chernobyl NPP, incaricata della supervisione, ha sollevato una nuova questione dopo la foto-analisi aerea realizzata per mezzo di droni con funzione di mapping laser della zona. Rilevare le radiazioni è stato possibile grazie ad un evoluto spettrometro a raggi gamma leggerissimo montato sui droni.
Il percorso di 13 Km è iniziato nel villaggio di Buriakivka per poi finire nella Foresta Rossa, così denominata dopo la deflagrazione nucleare che da CHernobyl si è spinta per un chilometro fino ad incontrare un paesaggio allora verdeggiante. Proprio qui si registra il picco della radioattività che rispecchia un andamento peggiore del previsto.