Il pianeta distante 100 anni luce da noi ed avente massa tre volte superiore a quella di Giove, possiede un’orbita fortemente allungata, che lo porta ad allontanarsi moltissimo dalla sua stella, a una distanza superiore di quella che c’è fra Nettuno e il Sole. Un comportamento alquanto strano, ora spiegato su The Astronomical Journa, dove si discute a proposito del curioso effetto fionda.
Sarah Blunt, dottoranda al California Institute of Technology, ha dichiarato:
“Il pianeta è diverso dai pianeti nel nostro Sistema Solare e non assomiglia a nessun esopianeta scoperto finora. Gli altri pianeti rivelati a grandi distanze dalle loro stelle tendono ad avere eccentricità molto basse, il che significa che le loro orbite sono più circolari”.
“l’orbita del pianeta ha un periodo compreso fra i 45 e i 100 anni. Se si trovasse nel nostro Sistema Solare, HR 5183b orbiterebbe infatti fra una distanza minima simile a quella che separa il Sole dalla fascia degli asteroidi, mentre nel punto più lontano si troverebbe oltre l’orbita di Nettuno.”
Il pianeta trascorre il suo tempo nella condizione di grande distanza dalla stella. Ma una volta raggiunta quella massima torna ad accelerare verso la stessa fino a raggiungere la distanza minima, secondo uno schema gravitazionale a fionda ben noto in fisica.
Il fatto che questo pianeta non possegga orbita circolare si spiega con l’ipotesi che in passato possa avere ottenuto un’altra spinta gravitazionale da un altro corpo. Questa è la spiegazione più plausibile. Un incidente planetario dato dall’incontro di due enormi masse astrali gassose, una delle quali è scomparsa lasciando spazio ad una netta deviazione dell’orbita.