Chiamata in corso… “Gentile cliente, la informiamo che il suo credito residuo è esaurito”. Ma com’è possibile? Eppure l’addebito per la promozione avviene su carta, o comunque ricordavate ci fosse sufficiente credito sulla vostra SIM. Controllando sull’app dedicata compare dunque la conferma di quanto ascoltato. E nel dettaglio traffico, compare la dicitura che attesta l’attivazione di un Servizio a Valore Aggiunto (VAS).
Che siate clienti Tim, Wind, Vodafone o Tre, in realtà importa poco. Tutti gli operatori nostrani hanno il “vizio” di attivare ai propri clienti una serie di servizi non richiesti, che ne causano l’immediato crollo del credito residuo.
Questi servizi possono essere attivati in qualunque momento, con le compagnie telefoniche che usano anche stratagemmi un po’ subdoli. Potreste infatti cliccare per sbaglio su un banner comparso all’improvviso o su un annuncio mentre visitate una pagina web. L’attivazione sarebbe pressoché immediata, con l’arrivo di un SMS a notificarla.
Questi VAS, Servizi a Valore Aggiunto, costituiscono degli ampliamenti dell’offerta proposta dagli operatori telefonici. Sono provvisti da aziende terze e di solito sono costituiti da suonerie, giochi, notiziari o oroscopi, andando quindi a completare il pool di servizi dei vari gestori.
Mentre un tempo questo genere di opportunità poteva anche essere ben accolta e ricercata dagli stessi utenti (che desideravano scaricare alcune suonerie sul proprio telefono in esclusiva o ricevere aggiornamenti quotidiani sulle previsioni degli astrologi), oggi grazie alla connessione mobile è possibile fare una semplice ricerca su Google per trovare tutto ciò che si cerca.
Per disdire dunque l’abbonamento erroneamente attivato, è necessario contattare il proprio operatore entro 24 ore e richiedere la restituzione della somma indebitamente sottratta. Dopo di che, è anche possibile impostare su richiesta il Blocco totale dell’attivazione dei Servizi a Valore Aggiunto, per assicurarsi che la situazione non si ripeta nuovamente.