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Bugatti Chiron infrange i 490 Km/h: ecco le novità sul test

Nella costante ricerca del record, l’uomo non ha mai nascosto la sua brama di creare il veicolo su ruote più veloce di sempre. Parlando di automobili, la Bugatti Chiron è uno dei mezzi attualmente omologati su strada destinato a far parlare di sé a lungo per aver abbattuto la barriera dei 490 km/h. Una velocità impossibile.

Ancora allo stato di prototipo, questa versione della Chiron ha dovuto però consumare elevate quantità di carburante per arrivare a quelle velocità iperboliche. Si consideri che a quella andatura la Chiron riesce a divorarsi un pieno di benzina di 100 litri in appena 8 minuti. La Bugatti ha infatti registrato un consumo di circa 190 litri ogni 100 km!

Ovviamente non sarà così nella vita di tutti i giorni, visto che nessuno dei fortunati proprietari della Chiron la porterà alla velocità di 490 km/h, ma i consumi dichiarati in fase di omologazione, ossia 35 litri per 100 km in città, non sono certo così economici.

Bugatti Chiron infrange i 490 Km/h: ecco le novità sul test

Diventare il primo produttore a infrangere la barriera dei 490 km all’ora non è una cosa da tutti, per questo Bugatti ha testato la Chiron su una pista di prova in Germania, il circuito di Ehra-Lessien.

Ovviamente sono entusiaste le parole di Stephan Winkelmann, presidente di Bugatti:”che record, siamo felicissimi di essere il primo produttore ad aver mai raggiunto una velocità di oltre 300 miglia all’ora. È una pietra miliare per l’eternità. Vorrei ringraziare tutto il team e il pilota Andy Wallace per questa prestazione eccezionale“.

Tuttavia, sebbene sia una follia pensare di viaggiare a quelle velocità per noi poveri automobilisti stressati dal traffico cittadino, va dato merito a Bugatti di tenere vivo l’interesse per l’auto come oggetto in grado di accendere la fantasia. In un mondo dove anche le auto normali raggiungono i 200 km all’ora, è bello sapere che le supercar possono ancora infrangere qualche record. E noi tutti, quando lo scopriamo, ritorniamo un po’ bambini ancora una volta.

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Pubblicato da
Flavio Mezzanotte