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5G: la velocità su frequenze basse di Tim e Vodafone è inferiore al 4G

Nelle ultime ore una notizia sta impazzando per il web lasciando senza parole tutti gli utenti pronti a passare al 5G. Spesso, infatti, si è sentito parlare dell’Internet of Things e di tutte le tecnologie a cui andremo incontro grazie alla velocità offerta dal 5G. A quanto pare, però, la situazione non sarà proprio questa. 

Durante la Oppenheimer’s Technology, Internet & Communications Conference, infatti, Ronan Dunne, il CEO di Verizon, un noto provider telefonico Statunitense, ha affermato che il 5G potrà si raggiungere velocità stratosferiche ma solamente appoggiandosi su frequenze superiori ai 30 Ghz, le cosiddette Millimeter wave band. Quest’ultimo ha inoltre affermato che “man mano che ci si appoggia su frequenze più basse dello spettro, il servizio sarà sempre più simile alle prestazioni di una buona connessione 4G”. Un’affermazione importante, quindi, che ha diffuso incertezza tra i clienti di Tim e Vodafone. Scopriamo di seguito altri dettagli. 

5G: la velocità massima potrà essere raggiunta solamente in alcuni luoghi

Sin dai primi mesi del 2019 si è sentito spesso parlare della velocità stratosferica offerta dal 5G. A quanto pare, però, questo sarà possibile solamente nei luoghi in cui le connessioni si appoggiano su frequenze superiori ai 30 Ghz. 

La situazione è quindi molto simile a quella dei router WiFi in cui i canali a 5Ghz permettono di navigare più velocemente rispetto alle frequenze di 2.4 Ghz ma, queste ultime, attraversano più facilmente muri ed ostacoli. 

Una maggiore frequenza, quindi, implica una minore distanza percorsa dalle onde. Per questo motivo molto probabilmente potremo sfruttare il massimo potenziale del 5G solamente nei luoghi densamente popolati in cui verranno installate un maggior numero di antenne. 

I clienti Tim e Vodafone che intendono quindi passare al 5G potranno sfruttare il massimo del suo potenziale solamente nei centri città poiché, quasi sicuramente, spostandosi dal centro troveremo un numero minore di antenne con emissioni di frequenze più basse. 

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Pubblicato da
Alessandro Caperchio