A partire dal 26 agosto 2019 il numero di segnalazioni per attacchi ransomware è cresciuto in riferimento ad una violazione del sistema gestito dalla compagnia Percsoft. Questa azienda offre un servizio di salvataggio in cloud dei dati paziente tramite DDS Safe. Attraverso tale piattaforma è possibile conservare un backup della documentazione clinica. Il sistema, secondo le fonti, è stato bucato con centinaia di clienti costretti a subire l’angheria del ricatto.
Dalla Wisconsin Dental Association giungono dichiarazioni che fanno pensare ad un attacco contenuto che ha coinvolto solo 400 professionisti. Un quarto di essi ha già risolto l’inconveniente, sebbene non sia dato sapere se facendo fronte alla richiesta di denaro o tramite altro metodo. Viene accreditata l’ipotesi di pagamento, a fronte del nuovo screenshot condiviso da Krebs on Security in cui si legge: “Stiamo pagando il riscatto“.
Un altro salva schermo relativo al processo di sblocco dei file lascia chiaramente intendere che si possa trattare di una versione migliorata dei già noti REvil e Sodinokibi.
Nel corso degli ultimi giorni la società Percsoft ha pubblicato alcuni aggiornamenti tramite la sua pagina Facebook, dove si conferma la presa in carico dei lavori per il ripristino della normalità.