Attraverso il redditometro, lo strumento creato dal Fisco e messo nelle mani dell’Agenzia delle Entrate, lo Stato voleva punire e pizzicare tutti coloro che hanno evaso le tasse negli ultimi anni o hanno lavorato in nero. Il software in questione avrebbe analizzato il GAP monetario fra le entrate e le uscite all’interno di un nucleo familiare. Qualora avesse superato il 20% infatti, sarebbero scattati i controlli fiscali da parte della Guardia di Finanza.
A seguito però della crisi di governo, lo strumento è temporaneamente congelato. Non significa quindi che chi ha avuto uno stile di vita benestante non pagando le tasse per anni sia al sicuro. Ricordiamo che il tanto odiato redditometro, anche se è stato messo momentaneamente in stand-by, è ancora retroattivo per tutte le dichiarazioni dei redditi fatte fino a Dicembre 2015. Ricordiamo che la Finanza e l’Agenzia delle Entrate e il Fisco non sono rimaste con le mani in mano. I classici controlli fiscali continueranno ad esserci come ci sono sempre stati.
Al di là di ciò, non significa che adesso chiunque possa fare il furbetto nei confronti dello Stato, non pagando le tasse. Ricordiamo infatti che l’evasione fiscale è un reato penale
oltre ad essere un gesto poco etico e immorale. Senza contare che i trasgressori rischiano grosse multe, l’arresto e perfino la reclusione in carcere. Noi vi invitiamo a dichiarare sempre tutto con onestà e a denunciare (e a rifiutare) tutte le situazioni “in nero” che vi si presentano.Nonostante lo strumento dell’Agenzia sia stato messo fuori uso per un po’, gli esperti hanno creato un software in grado di rimpiazzare quello precedente ed effettuare nuovi controlli fiscali.
In attesa di un cambiamento del primo infatti, si procederà con il secondo, denominato “evasometro” e si baserà su cinque determinanti fattori per “pizzicare” i furbetti. Sarà compito dell’Agenzia incrociando i dati bancari con quelli personali, la giacenza media sulle carte di debito/credito, il saldo iniziale, il saldo finale e i movimenti in entrata e in uscita.