Molti sono i consumatori che hanno acquistato un veicolo targato Renault e hanno riscontrato dei problemi al motore dopo solo pochi mesi dall’acquisto; purtroppo, il colosso francese è protagonista di un nuovo scandalo e il motore H5FT a benzina 1.2 è oggi messo in discussione.
Le indagini sono ormai aperte da qualche settimana, ma grazie al mensile francese QueChoisir possiamo avere un quadro più limpido di quello che realmente è successo; eccovi svelati tutti i dettagli.
Secondo quanto scoperto dal mensile francese, la casa automobilistica avrebbe venduto più di 4000 auto con dei difetti di fabbrica; difatti, i consumatori solo dopo qualche mese dall’acquisto hanno notato un consumo eccessivo dell’olio provocato da una pressione insufficiente nel collettore di aspirazione; di conseguenza, il collettore non ha ricevuto abbastanza aria provocandone la rottura immediata del motore.
Secondo le analisi effettuate, il motore in questione è il H5FT a benzina 1.2 e hanno lo stesso problema altre note case automobilistiche che hanno rimbrandizzato il motore di Renault; in particolare la Nissan (Juke, Nissan Pulsar e Qashqai), la Mercedes (Citan) e la Dacia (Lodgy, Duster e Dokker).
I clienti di Renault che hanno riscontrato questo problema lo hanno fatto presente al colosso francese ma con scarsi risultati; difatti, la casa automobilistica si giustifica comunicando ai consumatori che la rottura del motore può avvenire per diversi motivi come: usura, obsolescenza, qualità degli oli e via dicendo.
Le vittime dovranno sostenere costi di riparazioni molto alti, che possono arrivare addirittura fino ai 10.000,00 Euro; le vetture che potrebbero riscontrare questo problema sono: Captur, Clio 4, Mégane 3, Kadjar, Kangoo 2, Grand Scenic 3 e Scenic 3.