Quando capita che il Sole è particolarmente attivo, può accadere che diverse tempeste magnetiche investano il nostro pianeta Terra con intensità più o meno dannose. Se però la nostra Magnetosfera viene in contatto con una tempesta di grandi proporzioni, allora i danni provocati alle apparecchiature elettroniche a terra possono diventare catastrofici.
Una delle più famose tempeste magnetiche mai registrate è avvenuta circa 160 anni fa, la quale riuscì a far ammirare delle splendide aurore boreali anche nei cieli di Roma, mandando però in tilt le allora linee telegrafiche (le principali reti comunicazione mondiali). Se accadesse oggi una cosa del genere, ci sarebbe un blackout elettrico planetario e più della metà dei satelliti in orbita si spegnerebbero.
Nel 1859 la corona solare fu protagonista di eruzioni molto violente
di massa nello spazio, i cui effetti furono osservati dagli astronomi britannici Richard Carrington e Richard Hodgson prima che colpissero la Terra.Secondo gli esperti, una tempesta così estrema oggi potrebbe causare danni per miliardi di dollari e ci vorrebbero anni per rimettere in sesto centrali elettriche, comunicazioni radio e satelliti. Metà del pianeta resterebbe isolato o senza connessione internet per diversi mesi, mentre le reti ultraveloci diventerebbero di nuovo fantascienza.
Da un evento così estremo ci si può tuttavia difendere, almeno in parte, attuando dei piani di emergenza nazionali per far fronte alle conseguenze. Purtroppo in Italia, rispetto ad altri paesi, non c’è un piano statale per rispondere a un’emergenza generata dalle tempeste magnetiche. Forse si potrebbe coinvolgere l’Europa con una strategia coordinata, ma per ora non è un tema in agenda Bruxelles.