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Canone Rai: ecco come dire mai più all’imposta sulla televisione

L’imposta sulla televisione italiana è diventata un argomento di dibattito molto caldo e molto acceso tra i diversi concittadini. Da anni immemori ormai, il pagamento del Canone Rai assedia i portafogli dei telespettatori che più volte si sono domandati il perchè della sua relativa esistenza. Non è un segreto, infatti, che nel corso del tempo sono stati diversi i sotterfugi adottati per evitare il pagamento di questa imposta e, purtroppo, a chi ha portato avanti questa battaglia non è andata poi così bene.

Oggi, con l’inserimento del Canone Rai direttamente in bolletta, evitare di pagarlo è diventato pressoché impossibile viste le ragioni pratiche. L’imposta assoggetta, quindi, tutti gli utenti che dispongono in casa propria di un dispositivo in grado di recepire il segnale del digitale terrestre, ma esistono anche dei casi di esonero.

Canone Rai: per alcuni cittadini è possibile non pagarlo, lo dice la legge!

I casi di esonero previsti dalla normativa non potranno, senza alcun dubbio, soddisfare la maggior parte dei cittadini, visto che sono veramente pochi e non modificabili.

Nonostante questo, è pur sempre un passo in avanti che permette a qualcuno di risparmiarsi il pagamento della tanta odiata imposta.

In particolar modo, i casi di esonero riguardano:

  • Coloro che hanno un’età uguale o superiore ai settantacinque anni e un reddito non superiore a 6.713,98 euro.
  • I funzionari di un’organizzazione internazionale.
  • I militari di cittadinanza non italiana e/o che fanno parte del personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana appartenenti alle forze armate della NATO (art. 10 della Convenzione di Londra del 19 giugno 1951).
  • Gli agenti diplomatici (art. 34 della Convenzione di Vienna del 18 aprile 1961).
  • I funzionari o gli impiegati consolari (art. 49 della Convenzione di Vienna del 24 aprile 1963).
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Pubblicato da
Paola Carioti