Il Pianeta Rosso del nostro Sistema Solare è da sempre stato argomento di studio tra gli scienziati, ma anche di interesse tra gli utenti. Nel corso del tempo, sono state diverse le scoperte effettuate in merito a Marte e, soprattutto nell’ultimo periodo, sono state diverse le rivelazioni che hanno mutato il pensiero generale sul pianeta.
L’ultimo anno, infatti, ha condotto la scienza ad effettuare nuove scoperte che finalmente hanno eliminato la vecchia credenza che Marte sia un pianeta simile ad un deserto gigantesco. Non è un caso, difatti, che si sia iniziato a parlare di acqua, ghiacciai e tsunami.
L’equipe di scienziati, capitanati dall’ingegnere italiano Bernardini, è stata capace di individuare dei veri e propri ghiacciai nascosti da uno strato di roccia. Grazie a SHARAD
, lo strumento prediletto per questa ricerca, si è scoperto che tali agglomeramenti di acqua sono formati al 90% da acqua pura e conterebbero circa 400 mila chilometri cubici di ghiaccio.Ma sul Pianeta Rosso questa non sembra esser l’unica acqua presente: una nuova questione è stata posta in essere da Francois Costard, un rappresentate del Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica. Lo stesso studioso afferma che circa tre miliardi di anni addietro, il pianeta rosso contava un enorme oceano, il quale ha dato persino origine ad uno tsunami.
Nello specifico, riprendendo lo studio effettuato da Costard, egli afferma tutto ciò supponendo di aver trovato il punto di impatto di un meteorite, il quale cadendo nell’oceano diede vita all’evento. Questo si posizionerebbe in concomitanza della regione Terrain Thumbprint, la quale da anni immemori è classificata come un mistero