Space X, evitata possibile catastrofe col satellite ESA

Cresce sempre di più il traffico orbitale e insieme ad esso la possibilità di vedere nuove problematiche all’orizzonte: è di poche ore fa la notizia che l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) ha dovuto tutelarsi da una catastrofe possibilmente causata dall’impatto del suo satellite Aeolus con lo Starlink 44 di Space X.

La probabilità che questo impatto venisse alla luce era di 1 su 1.000, ma nonostante questa apparente bassa probabilità l’ESA è voluta intervenire ugualmente essendo che questa risulta 10 volte più alta rispetto la soglia minima di intervento in casi simili. Non si sono fatte di certo attendere le prime segnalazioni dal dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, in quanto responsabile del traffico orbitale, e successivamente l’ESA ha contattato l’azienda capitanata da Elon Musk per informarla del pericolo.

 

Space X e ESA: le motivazioni per le quali la collisione era ad un passo

Non è di certo facile la questione, soprattutto perché il satellite Aeolus presenziava quell’orbita da 9 mesi prima dell’arrivo di Starlink 44. E’ chiara la responsabilità di Space X che avrebbe dovuto controllare quell’orbita prima che di posizionarla in una collocazione virtualmente rischiosa.

” Abbiamo informato Space X del possibile rischio, ma non hanno intenzione di agire. “

Queste sono le parole di Holger Krag, capo ufficio dei detriti spaziali dell’ESA. Il motivo per cui Space X non abbia collaborato rimane ancora nell’ombra, quello che sicuramente fa riflettere è che i satelliti di Space X dovrebbero aver installati dei sistemi automatici di prevenzione alle collisioni che in questo caso non sono stati misteriosamente utilizzati.

Il mancato incidente farà sicuramente aprire delle discussioni a livello internazionale, in quanto non sono ancora presenti regolamentazioni precise riguardo il traffico spaziale. Non è il primo problema a cui è andato incontro il progetto Starlink il quale dovrà lanciare altri 4.425 satelliti al fine di creare una rete internet globale ad alta velocità.

Ci saranno altre missioni da qui fino al 2024 per Space X, ciò desta varie preoccupazioni negli studiosi dei detriti spaziali in quanto perso avrebbe perso il controllo di 3 dei suoi satelliti dopo solo 1 mese dal primo lancio.

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