A partire da Gennaio 2020 sarà presente in Italia e nel resto del mondo, il nuovo standard per le telecomunicazioni da mobile, il 5G. Anche nel nostro Paese gli operatori sembrano essere pronti per quella che, a detta di molti, sarà la rivoluzione del decennio. Giusto un anno fa si è conclusa l’asta per l’assegnazione delle frequenze e ha visto vincitrici Tim, Vodafone, Wind 3, Fastweb e Iliad. La cifra totale spesa per l’investimento supera i 6 miliardi di Euro e ha portato compagnie rivali storiche come Tim e Vodafone, a collaborare per la creazione di una rete 5G unica, mettendo al primo posto la sicurezza della rete e la stabilità nell’uso quotidiano.
Tuttavia investimenti del genere sono stati fatti con la consapevolezza di creare una vasta gamma di servizi “Smart” pensati per il cittadino: dalla domotica all’IoT, dalla medicina alle Smart Cities, per non dimenticare la Smart Security, lo sviluppo in fabbrica e la realizzazione delle auto realmente a guida autonoma.
Nonostante i test sono già attivi da numerosi mesi, e la connessione risulta già stabile e sicura (sebbene non prestante come promesso per il momento), ha senso acquistare già da ora uno smartphone con il supporto al 5G
? Molti gestori hanno già lanciato le prime tariffe a riguardo, ma potrebbe essere un azzardo acquistarlo oggi.Sebbene i primi device 5G sono già disponibili per l’acquisto (noi vi ricordiamo il Huawei Mate 20X e l’LG V50 da pochissimo recensiti sul nostro canale YouTube) e tanti altri stanno per arrivare sul mercato mondiale, come il Samsung A90 presentato ieri all’IFA di Berlino, sarebbe preferibile attendere qualche mese prima di effettuare un acquisto simile.
In prima battuta, la batteria durante l’utilizzo della rete 5G scende a picco in pochissimi minuti; inoltre acquistandolo ora si potrebbe fare da “tester” per quanto riguarda pro e contro, ma soprattutto problemi e bug, della nuova rete. Un investimento simile richiede una certa lungimiranza e una mano esperta per controbattere tutti i difetti che potrebbero uscire nel corso dei mesi. Un utente più “smaliziato” potrebbe anche esser a suo agio ma per il grande pubblico, risulterebbe snervante e non darebbe reale giustizia alle potenzialità dello smartphone che si è scelto di comprare.