La National Transportation Safety Board (NTSB) americana riferisce che una combinazione di software difettoso ed errore umano ha portato allo schianto di una Tesla Model S con Autopilot attivo contro un camion dei pompieri in sosta.
Secondo il report dell’accaduto e i dati ottenuti dalla NTSB, il guidatore non aveva le mani sul volante da ben 13 minuti fino al momento della collisione con il camion dei pompieri. NTSB riferisce ufficialmente che:
La Tesla con Autopilot attivo stava viaggiando nella corsia ad alta densità di veicoli dietro a un’altra auto. Dopo che il veicolo antecedente si è spostato sulla destra, la Tesla non ha cambiato corsia ma, anzi, ha accelerato e colpito il retro del camion antincendio alla velocità registrata di 31 miglia orarie.
Un alert sulla imminente collisione è suonato all’interno dell’abitacolo, ma il tempo lasciato al conducente per reagire è stato di solo 0,49 secondi prima dell’impatto, mentre il freno di emergenza automatico non si è attivato. Il guidatore non ha nemmeno tentato di frenare
, forse sovrastimando le capacità dell’Autopilot.
Già, l’Autopilot. In molti tra i proprietari delle Tesla credono che questo strumento di assistenza sia effettivamente un pilota automatico, quando la realtà è ben differente e molti guidatori sono morti sfidando le sue capacità.
Come in ogni caso d’incidente con Autopilot attivo in cui il conducente non ha tentato di reagire all’impatto, l’azienda di Elon Musk tiene sempre a precisare che il sistema non è un pilota automatico e che i proprietari delle auto devono sempre tenere le mani al volante e gli occhi sulla strada. Sebbene l’auto ha vari allarmi un freno automatico di emergenza, non può guidare al posto loro.
Ormai il connubio tra Autopilot e questo tipo d’incidenti si ripete spesso, forse proprio a causa della pubblicità equivoca che Tesla propone sui sistemi Autopilot e sul Full Self-Driving. Due denominazioni sfortunate.