Il 5G è ormai alle porte, visto il lancio mondiale previsto ad inizio 2020. Esso ha portato una serie di promesse relative alle sue mirabolanti prestazioni in velocità e latenza. Molte sono però le cose che non ci sono state dette e che pochi giorni fa sono state svelate direttamente dal CEO di Verizon. Ronan Dunne ha infatti spiegato che probabilmente la nuova rete non sarà una vera rivoluzione o quanto meno non lo sarà ovunque.
Le prestazioni pubblicizzate dai vari operatori sarebbero infatti impossibili da replicare per svariati motivi. Tolto ovviamente un mero limite relativo alla fisica, andrebbero utilizzate solo le frequenze superiori ai 30 GHz. Questo a causa di una lunghezza d’onda differente quindi di una velocità andata e ritorno del segnale maggiore. Per tutte le frequenze inferiori a quella sopra citata i risultati saranno di poco superiori a una rete 4G
di buona qualità.Il 5G dovrebbe rivoluzionare la vita delle nostre città, aumento la connessione tra dispositivi differenti e favorendone l’integrazione. Questo scenario rischia però di non essere uguale ovunque a causa della differenza nelle frequenze di connessione utilizzate. Recentemente anche lo stesso CEO di Verizon ha affermato che per notare una reale differenza con il 4G bisognerà usare quelle superiori ai 30 GHz.
Con una frequenza così alta aumenta infatti la penetrabilità degli oggetti, oltre ovviamente è aiutata da una lunghezza d’onda inferiore. E’ quindi facile intuire che trovandosi in un centro abitato la situazione sarà migliore a causa della distanza inferiore tra dispositivo e infrastrutture degli operatori. Brutte notizie quindi per chi sperava in un mondo completamente connesso e riponeva enormi speranze nello sviluppo dell’IoT.