Anche Microsoft si schiera a favore di Huawei, chiedendo al Governo degli Stati Uniti di fornire prove adeguate sul perché il colosso cinese viene visto come una minaccia alla sicurezza nazionale.
Più in generale, Microsoft ha chiesto chiarimenti e spiegazioni in merito a tutte quelle motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione Trump ad impedire che le aziende e le società americane stringessero accordi commerciali con Huawei, concedendo a quest’ultimo un periodo piuttosto limitato di tempo durante il quale il colosso cinese avrebbe potuto acquistare tutte quelle componenti necessarie a garantire il corretto funzionamento e la sicurezza dei dispositivi già in commercio.
La licenza non ha riguardato, dunque, l’acquisto dei servizi e di altri prodotti destinati ad i nuovi smartphone, tant’è vero che i prossimi dispositivi della gamma Mate 30 non solo non avranno Android, ma potrebbero addirittura non arrivare sul mercato – ed essere disponibili nella sola Cina.
Microsoft contro Trump, “mostraci la verità”
Brand Smith, presidente e capo legale della Microsoft, ha chiesto al governo degli Stati Uniti di fornire prove che favorirebbero la tesi per la quale Huawei rappresenti un rischio per la sicurezza nazionale.
Secondo Brand Smith, infatti, non ci sarebbe alcun motivo per il quale l’azienda cinese non possa acquistare prodotti e servizi dalle compagnie e dalle società americane, Microsoft inclusa. “Molte volte, la risposta che otteniamo quando chiediamo spiegazioni è: bene, se sapessi ciò che sappiamo, allora saresti d’accordo con noi,” ha riferito Smith. “E la nostra risposta è: mostraci la verità, così che possiamo decidere per noi stessi. E’ così che il Paese funziona”.
E mentre Donald Trump afferma che Huawei abbia legami con l’esercito cinese e con il Partito Comunista, Huawei continua a smentire tutte le accuse e chiede spiegazioni.