A distanza di un anno dallo scandalo che ha coinvolto il gruppo Wolkswagen legato ai suoi motori Diesel, appare un nuovo problema che interessa più di 400.000 veicoli appartenenti al gruppo Renault. Parliamo di scandalo anche stavolta in quanto il difetto di fabbrica del motore 1.2 a benzina prodotto dalla casa francese, non è stato riconosciuto come tale dalla casa madre, scatenando il malcontento dei clienti.
Si è scoperto infatti un guasto dovuto all’eccessivo ed anomalo consumo di olio da parte della vettura. Il motore incriminato sembra essere l’H5FT, un classico 1.2 alimentato a benzina prodotto fino al 2018. A scoprire tale difetto è stato il mensile francese QueChoisir, il quale ha effettuato uno studio sulla casistica dei problemi di un elevato numero di automobili. Non soltanto però Renault, ma anche vetture di altri brand che montano però, un motore della casa francese: anche Nissan, Dacia, Mercedes sono state coinvolte nell’uragano.
Considerato il cuore della macchina, un difetto del genere comporterebbe danni per un valore di oltre 10.000 Euro per alcuni veicoli. L’azienda non riconoscendo il problema come una propria responsabilità, ha fatto infuriare gli utenti di tutto il mondo, i quali si stanno rivolgendo alle autorità competenti per avere giustizia.
Tanti i modelli di automobili coinvolte e tante le case automobilistiche: si parte dalle auto Renault come la Clio IV, Captur, Kangoo II, Mégane III, Scénic e Grand Scénic III, Kadjar, ma non solo. Coinvolte anche la Duster, il Dokker e il Lodgy della “cugina” Dacia. Anche Nissan è stata coinvolta nello scandalo automobilistico del momento, per via del motore Renault montato sul Juke, sul Pulsar e sul Qashqai II.
La risposta della società francese alle lamentele dei clienti però non si è fatta attendere. In un comunicato stampa ha infatti dichiarato:
“[…] un consumo di olio, considerato superiore al normale consumo di un motore, può trovare la sua origine in diverse cause: obsolescenza/usura, manutenzione casuale, qualità degli olii, tipi di tubi, etc.”
Renault, così facendo, vuole dar la propria colpa (scaricando la responsabilità) ai propri clienti, suggerendo che il guasto derivi da una cattiva gestione dell’autovettura o dall’usura legata all’utilizzo intenso. Peccato però che per molti modelli sembra che il guasto si sia presentato fin dai primi km. Speriamo che la vicenda si risolva presto positivamente per gli utenti. Continuate a seguirci per rimanere aggiornati sui prossimi sviluppi.