La fine del mondo è da sempre uno degli argomenti più discussi e cercati nel Web. La famosa “apocalisse” è stata profetizzata da sogni e premonizioni che son durate diversi secoli a venire.
La voglia di conoscere l’ignoto, anche se può fare terribilmente paura, è da sempre insita nell’uomo. La voglia di conoscere la fine del pianeta trova sempre interpretazioni differenti che variano in base alla cultura di un popolo. Nel Web tutte queste profezie sono all’ordine del giorno e in questo articolo vi parleremo delle più famose del momento.
La prima profezia di cui vogliamo parlarvi è quella legata all’antico popolo dei Maya. La popolazione è famosa per la profezia sull’apocalisse del 12-12-2012. La seconda invece è del profeta Ezechiele, mentre la terza riguarda Medjugorje.
Pensando ai recenti problemi che hanno attanagliato il nostro pianeta recentemente come lo scioglimento dei ghiacciai, l’abbassamento del livello dell’acqua, la foresta Amazzonica che va a fuoco, è facile pensare a tutti questi segnali come l’incipit di una futura apocalisse.
Citando la profezia dei Maya che fa riferimento alla fine del mondo del 12-12-2012, la quale ha generato un grande evento mediatico intorno, si è incappati in un grosso “Misunderstunding“. Dopo la prima profezia infatti, la seconda riguardava un’ipotetica apocalisse nel mese di Luglio scorso legata al ritrovamento dei pesci remo spiaggiati sulle coste del Giappone.
La seconda profezia che vi citiamo riguarda la Genesi; nello specifico la profezia sul ritorno dei pesci nel Mar Morto. Secondo la teoria biblica infatti, il ritrovamenti dei pesci d’acqua dolce nel bacino del Mare del Sale, sarebbe stato l’incipit per una futura fine del mondo. A documentare il tutto i presunti scatti del fotoreporter Noam Bedein, raccolti nel suo reportage “Deas Sea Story”.
L’ultima teoria sulla ipotetica fine del mondo riguarda la città di Medjugorje, smentita subito però anche dalla Chiesa stessa. Secondo la profezia, il nostro pianeta sarebbe dovuto scomparire in seguito agli innumerevoli peccati dell’uomo.