Cambia molto sul piano della velocità e della stabilità di connessione in caso di dispositivi multipli. Le barriere della congestionate rete 2.4 GHz vengono abbattute dalle frequenze a 6 GHz che annientano anche la rete 5GHz che molti stanno utilizzando per la connessione Internet. Le novità sono state raccontate da V.K. Jones, vicepresidente di Qualcomm per la tecnologia, ai microfoni dei colleghi di Cnet. Scopriamole in anteprima mondiale.
I governi europei e statunitensi si sono detti disposti allo sblocco delle frequenze per l’ottimizzazione mirata della rete WiFi. Si parla di tre cambiamenti importanti per quanto riguarda l’ottimizzazione tecnica del network.
Il primo miglioramento converge in direzione di una maggiore capacità, ora intesa come la possibilità di interconnettere stabilmente un gran numero di dispositivi che navigano ad una velocità elevata senza lag o problemi di connessione. Avverrà nel 2022.
La seconda ottimizzazione prevederà un incremento della velocità di accesso alle risorse locali ed online con un aumento del bandwidth localizzato per l’upload oltre che per il download.
Il terzo punto di discussione riguarda gli aggiornamenti
che sopraggiungeranno nel 2024. Soluzioni che conteranno sull’applicazione del nuovo standard internazionale da definirsi come Wi-Fi 802.11be.
L’IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers) – incaricato dello sviluppo degli standard certificati – sta già lavorando al protocollo. Porterà limiti di banda a 30 Gbps in luogo di una latenza ora trascurabile. Offrirà una nuova esperienza di utilizzo specificatamente ottimizzata per i segmenti di utilizzo streaming e gaming online. Assisteremo ad una velocità quadrupla rispetto ai convenzionali sistemi attuali. Si sfrutteranno le potenzialità dei sistemi UL MU-MIMO, ossia uplink multiuser multiple-input multiple-output attuale evoluzione dell’odierno MU-MIMO che limita la velocità di upload.
Grandi novità anche per il processo di congestione della rete che risulterà trascurabile in luogo delle ottimizzazioni future da proporsi con l’applicazione degli standard di rete coordinated multiuser MIMO o CMU-MIMO. Lo standard aggiornato potrebbe sfruttare tutti i protocolli retro compatibili allo stesso tempo, gestendo la rete in maniera dinamica sulla base del traffico e della reattività richiesta dai processi in uso.
Il dirigente di Qualcomm ha voluto rilasciare una sua dichiarazione che chiarisce lo stato dell’ottimizzazione prevista alle soglie del prossimo 2024 per la nuova rete:
“È come tenere tre conversazioni telefoniche contemporaneamente, difficile per un essere umano, ma non un grosso problema per i computer”
Allo stato attuale si tratta di un work-in progress. Vediamolo come un prototipo della rete del futuro ed aspettiamoci ulteriori informazioni in arrivo. Seguiteci per tutti gli aggiornamenti di stato che sicuramente arriveranno a valle dei via libera dei Governi per la liberalizzazione delle frequenze operative.