Sembrerà strano a molti ma finalmente il Boeing 737 Max è tornato a volare. Dopo i due terribili incidenti che lo hanno visto coinvolto e che hanno portato al blocco in tutto il mondo finalmente si conclude l’odissea. Dopo circa sei mesi fermo in un parcheggio del Cairo, l’aeromobile con livrea Air Italy ha finalmente fatto ritorno all’aeroporto di Milano Malpensa.
Il velivolo EI-GFY era rimasto parcheggiato nella capitale egiziana a seguito del blocco dello spazio aereo operato dall’Easa successivamente al disastro in Etiopia lo scorso ottobre. Il volo senza passeggeri è atterrato lo scorso 9 settembre alle 13:53, volando per 5 ore in stringenti condizioni di sicurezza.
Il volo IG7061 di Air Italy dopo l’autorizzazione della CAA Irlandese ha finalmente preso il volo, atterrando alle 13 e 53 a Milano Malpensa. Si tratta quindi ufficialmente del primo volo del 737 Max dopo l’incidente in Etiopia di qualche mese fa.
Il successo della missione è stato possibile grazie alle mani esperte di Riccardo Criscuolo e Marco Landoni, i due piloti italiani che avevano volato per la prima volta con questo aeromobile dagli stabilimenti Boeing nel 2018. Per evitare spiacevoli conseguenze sono state imposte stringenti misure di sicurezza, con il chiaro obbiettivo di evitare che il sistema anti-stallo entrasse in funzione.
In particolar modo si è mantenuta una velocità di crociera non superiore ai 444 chilometri orari e una quota di 18.000 piedi (5486 metri). Inoltre i flap sono stati mantenuti costantemente in “posizione 1“, riuscendo ad evitare che intervenisse il sistema MCAS. Questo è stato infatti il diretto responsabile dei due incidenti in Etiopia ed Indonesia che hanno causato la morte di 346 persone.
Si apre finalmente un nuovo capitolo per l’aeromobile dell’azienda americana che da oggi avrà il permesso di volare per essere trasferito nelle sedi operative delle varie compagnie aeree.