Grazie a questa scoperta è stato possibile classificare le cellule batteriche in due categorie: i batteri “Gram Positivi” e quelli “Gram Negativi.”
Il suo “metodo Gram” fu più o meno sviluppato durante la sua permanenza a Berlino intorno al 1884. Mentre esaminava i tessuti polmonari di alcuni cadaveri, notò che tali si coloravano più intensamente se venivano esposti al cristal violetto e alla soluzione di Lugol,
due sostanze impiegate nei laboratori per rendere maggiormente osservabili le strutture cellulari al microscopio. I comportamenti differenti e le relative colorazioni rivelavano alcune proprietà dei batteri che sono legate alla loro struttura e alla sensibilità ai farmaci.Questo tipo di coloranti in relazione al comportamento dei batteri colpì così tanto lo scienziato da proseguire con una serie di esperimenti successivi. Un tipico esempio di famiglie batteriche Gram Negativo sono quelle in cui il colorante veniva fissato stabilmente al corpo batterico veniva poi rimosso da una successiva immersione nell’alcool. Queste famiglie hanno meccanismi di difesa maggiori e sono più resistenti all’azione dei farmaci, mentre al contrario i Gram Positivi hanno una membrana cellulare più permeabile agli antibiotici che risultano efficaci nei loro confronti.
Dunque, la tecnica ideata dallo scienziato a Berlino ha un valore inestimabile ancora oggi nella classificazione dei batteri, potendo in base al metodo dello scienziato valutare quale tipo di antibiotico sia più efficace per il contrasto.