I media nei mesi scorsi sono stati inondati da notizie relative ai problemi del Boeing 737 Max. Uno di questi ha infatti portato a due terribili incidenti, in cui hanno perso la vita 346 persone. A portare alle due tragedie in Indonesia ed Etiopia sarebbe stato un guasto al nuovissimo sistema MCAS, introdotto di recente sul nuovo velivolo del colosso americano.
Da un analisi approfondita è poi emerso che anche il chip di stabilizzazione e l’attaccatura delle ali erano difettosi. Continuano comunque l’impegno incessante dell’azienda, con l’obbiettivo di renderlo operativo e certificato per questo inizio 2020.
A suscitare lo stupore di tutto il mondo aeronautico ci ha pensato la notizia del primo volo del 737 Max
dopo il blocco di tutti gli esemplari. Il velivolo di proprietà di Air Italy, una volta ottenuti i permessi necessari, ha volato sopra l’Europa atterrando allo scalo di Milano Malpensa. L’aeromobile partito dal Cairo è giunto dopo circa 5 ore in Italia, dove sarà nuovamente fermato per ulteriori verifiche.Il volo dall’aeroporto del Cairo a Milano Malpensa è avvenuto in condizioni di sicurezza controllate nei minimi dettagli. Il rischio che si ripetesse uno scenario analogo a quello accaduto in Etiopia era infatti altissimo. I piloti scelti dal vettore italiano sono stati Marco Landoni e Riccardo Criscuolo e hanno portato a termine il volo come da programma.
Per evitare che il sistema MCAS entrasse in funzione il Boeing 737 Max ha dovuto volare non superando mai la velocità di 444 km/h. Situazione analoga anche per la quota che è stata di circa 18.000 piedi. In aggiunta a queste misure di sicurezza i flap sono stati mantenuti in “posizione 1“. Nessun problema per il volo avvenuto in 5 ore e senza complicazioni particolari.
Si inizia quindi a intravedere la luce in fondo al tunnel per Boeing, reduce da un periodo tutt’altro che roseo. Il rivale di sempre Airbus ha infatti tentato la scalata, sfruttando le sue debolezze e presentando A321 XLR.