I regolatori di molti Paesi continuano ad esprimere il loro dissenso per il lancio della nuova criptovaluta di Facebook, ossia Libra, il cui arrivo è ampiamente messo in discussione. I funzionari di 26 banche centrali, infatti, si riuniranno in Svizzera per discuterne.
Sono tutti preoccupati per la minaccia che Libra potrebbe diventare per tutto il mondo. Come vi abbiamo già accennato nei giorni scorsi, in particolare il ministro delle finanze francese Le Maire ha dichiarato che la nuova criptovaluta non dovrebbe arrivare sul suolo europeo. Parlando a una conferenza di criptovaluta la scorsa settimana, Le Maire ha dichiarato: “Voglio essere assolutamente chiaro. In queste condizioni, non possiamo autorizzare lo sviluppo di Libra sul suolo europeo”.
Libra quasi pronta al lancio ma continuano le proteste dei regolatori, in arrivo un incontro tra Facebook e le banche centrali
Sviluppata insieme ad alcune delle società e istituzioni finanziarie più importanti al mondo, la criptovaluta dovrebbe arrivare l’anno prossimo, nel 2020. Gli esperti di criptovaluta affermano che l’interesse mostrato per Libra rispetto ad altre criptovalute come bitcoin ed ethereum è dovuto al coinvolgimento di Facebook e alle caratteristiche diverse della nuova valuta. “Non sorprende che le banche centrali siano caute sul fatto che i soldi si muovano in questa direzione. Sarà interessante vedere il risultato di questi colloqui. E se i governi o Libra apporteranno eventuali adeguamenti per adattarlo all’interno dell’economia globale”.
Facebook in precedenza aveva affermato di accogliere con favore i feedback dei regolatori globali, sostenendo di aver annunciato Libra molto prima della data di uscita prevista per risolvere eventuali problemi. Accolgono con piacere qualsiasi parere perché sanno che queste discussioni non avranno vita breve. Con cautela probabilmente si potrebbero ottenere dei risultati e degli accordi soddisfacenti per tutte le parti coinvolte.