Ultimamente, in giro per il web, si sono diffuse centinaia di polemiche in merito ad un nuovo scandalo scoppiato in casa Renault. A quanto pare, infatti, il noto marchio automobilistico francese avrebbe distribuito sul mercato oltre 400.000 motori che, apparentemente, soffrono di un grave difetto di fabbrica il quale costringe ogni giorno migliaia di automobilisti a spendere molti più soldi di quanto si sarebbero aspettati. Stando a quanto riscontrato, però, questi motori fallati sono stati installati anche su vetture di terze parti. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.
Scandalo Renault: automobilisti di tutto il mondo infuriati, ecco cosa sta succedendo
A quanto pare il primo allarme è stato lanciato dalla nota testata giornalistica francese QueChoisir. Stando a quanto dichiarato, infatti, dopo aver effettuato alcuni test è stato riscontrato un gravissimo problema nei motori 1.2 benzina prodotti da Renault con componenti H5FT. Pare infatti che oltre 400.000 motori smettono improvvisamente di fare il loro lavoro a causa di un elevato consumo dell’olio.
Come c’era da aspettarsi, però, la risposta di Renault non ha tardato ad arrivare. Quest’ultima, infatti, si è difesa affermando che il problema non dipende da un difetto di fabbrica ma bensì dall’usura del motore. Una dichiarazione che, però, ha fatto infuriare centinaia di migliaia di clienti costretti a sborsare oltre 10.000 euro per la riparazione del motore.
Stando ai primi riscontri pare inoltre che i motori fallati sono stati installati anche sulle seguenti vetture di terze parti:
Dacia (1.2 TCe 115 e 125 ch)
- Duster
- Dokker
- Lodgy
Mercedes (1.2 115 ch)
- Citan
Nissan (1.2 DIG-T 115 ch)
- Juke
- Qashqai 2
- Pulsar.