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Bollo auto: ecco i veri motivi per cui non verrà abolito

Per molti mesi nel Web non si è fatto altro che parlare di abolizione del bollo auto. La tassa sul possesso delle automobili è di fatto, una delle più odiate dai cittadini. In moltissimi Paesi Europei è stata abolita o ha subito una drastica riduzione della quota da versare nelle casse Statali. Gli italiani sperano che, come nelle Nazioni vicine, possano dire “addio” all’inutile tassa a breve.

Sebbene si fosse palesata tale opzione, anche in seguito alle parole pronunciate dall’ex vicepremier Di Maio in un’intervista, sembra che almeno per il prossimo anno la situazione non cambierà minimamente. L’ex Ministro aveva espresso la propria volontà di eliminare la tassa nel breve periodo, anche grazie all’abbassamento drastico che aveva subito lo Spread in Italia.

Bollo Auto: bisogna rassegnarsi, non verrà abolito nonostante le “false speranze”

La crisi in cui versa lo Stato Italiano da oltre un mese ha fermato e messo in stand-by numerose situazioni. Dalla questione legata ai controlli fiscali con il congelamento del redditometro

, allo “stop” di tutte le proposte che il precedente governo stava per attuare. Fra queste vi era proprio l’abolizione del bollo auto.

Ad alimentare la convinzione di una sua cancellazione imminente, troviamo le parole di Luca Antonini, giudice della Cassazione, che ha conferito tramite la Sentenza n.122/2019 della Corte Costituzionale, maggiore autonomia alle Regioni. Ciò ha implicato una decisione autonoma ed indipendente delle autonomie governative locali sullo sviluppo del “bollo auto”. Ogni Regione potrà infatti decidere autonomamente se abolire la tassa, ridurne l’importo o addirittura aumentarlo.

Tuttavia è impossibile che lo Stato rinunci, al momento, al guadagno ricavato dalla tassa in questione. Annualmente porta nelle casse del Governo infatti, più di 6.5 miliardi di Euro. Bisogna rassegnarsi, almeno per il prossimo futuro.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis