Da immemori tempi i vulcani rappresentano maestosità e paura in contemporanea; enormi fucine di lava a cielo aperto sono costellate in diverse località del Pianeta Terra e più di una volta hanno fatto tremare l’uomo. Non è un mistero che siano diverse le ricerche scientifiche in atto dietro questi fenomeni naturali e che siano altrettanto diversi i rischi che qualche supervulcano possa causare dei problemi non di poco tempo all’esistenza umana. Proprio in merito a questo ultimo punto, sono numerosi gli scienziati che negli ultimi tempi si sono interessati ad alcuni vulcani specifici ed ora si parla persino di apocalisse.
I vulcani causeranno la fine del mondo? La parola alle ricerche universitarie
Da qualche settimana a questa parte, l’Arizona State University ha pubblicato i dati relativi ad una sua ricerca proprio in merito a questi fenomeni naturali e i risultati non sembrano essere dei migliori.
Il gruppo, capitano da Hannah Shamloo, ha preso come elemento di studio il vulcano inattivo di Yellowstone e a seguito dell’analisi di un campione di minerali si è iniziato a temere che questo possa tornare in vita e diventare un vero e proprio supervulcano in grado di causare disagi e problemi enormi. Yellowstone, difatti, è famoso per i repentini cambi di stato e il suo passare da una fase dormiente ad una fase attiva senza preavviso.
Gli studi, sempre condotti dalla Dott.ssa Shamloo ed il suo gruppo, hanno rivelato che l’ultima eruzione è avvenuta circa 70.000 anni fa e che un’altra di queste non sarebbe dovuta avvenire per ancora molto tempo, ma a quanto pare è più vicina di quanto possa sembrare.