Ci sono app da provare ed altre da cui tenersi alla larga dopo le segnalazioni di alcuni utenti che hanno lamentato vistosi rallentamenti e cali di autonomia dovuti ad un eccessivo battery-drain. Il rapido 100 – 0 % si spiega con la presenza di alcuni processi attivi che riducono le performance al minimo causando non pochi conflitti con le risorse del sistema.
Facebook, ad esempio, è il peggiore esempio di app esaurisci – risorse. Si mantiene attiva in background a tempo indefinito al fine di garantire una pronta ricezione delle notifiche. Influisce sulle velocità generale dei dispositivi, in particolare dei medio gamma e degli entry-level. Esprime il massimo consumo di risorse e raramente permette all’utente di arrivare a fine giornata. Lo stesso dicasi per Messenger, l’app di messaggistica integrata. La soluzione è la versione Lite
o, meglio ancora, l’aggiunta di un collegamento rapido in Home passando per il web browser personale installato sul telefono.Snapchat, nonostante stia cadendo in disuso, è ancora utilizzato e propone lo stesso comportamento di Facebook in relazione alla persistenza dei task in background. Resta costantemente in ascolto al fine di garantire notifiche push rapide. Meglio disinstallarlo e preferire un altro sistema meno avido.
Per finire c’è Clean Master, lo spazzino Android per eccellenza. Si tratta della suite di pulizia che promette di liberare RAM e spazio su memoria interna. Non fa altro che rallentare il telefono al punto da renderlo totalmente inutilizzabile. Difatti, entra in conflitto con altre app portando instabilità nei processi che governano l’OS. Meglio sfruttare le utility integrate già nativamente previste dal costruttore del proprio telefono in accordo con autorevoli realtà del mondo IT.
Hai disinstallato queste app pericolose? Quale beneficio nei hai tratto in relazione al consumo di batteria ed alla responsività del processore e della memoria? Spazio ai commenti.