Probabilmente stiamo andando troppo in là con i discorsi se già mettiamo a confronto le auto elettriche con quelle a idrogeno, visto che solo la città di Bolzano possiede una stazione di rifornimento di H aperta al pubblico. Inoltre, le auto a idrogeno hanno ancora dei prezzi molto elevati rispetto all’elettrico e di certo non possono reggere il confronto sulla base economica.
Ammettiamo però che le due tecnologie motoristiche siano già consolidate sul mercato, e cerchiamo di capire perché l’auto elettrica è più conveniente di quella a idrogeno. Per questo ci avvaliamo della ricerca commissionata Volkswagen dal titolo “Automotive Industry 2035 – Forecasts for the Future” in materia di mobilità sostenibile.
Nello studio si analizzano diversi aspetti per determinare la convenienza di una tecnologia piuttosto che l’altra, e si parte subito dai costi di gestione delle due auto. Da qui al prossimo lustro un veicolo elettrico costerà molto meno dei motori a idrogeno e di quelli a benzina/diesel. Oltre alla semplicità del motore elettrico che favorisce meno visite dal meccanico, dallo studio risulta che ogni anno si risparmiano tra i 400 e i 600 euro di energia-combustibile.
Ovvio che il costo iniziale delle auto elettriche è proporzionalmente alto per quelle a carburante tradizionale, mentre è ancora basso per quelle a idrogeno. Tuttavia, la maggiore diffusione delle EV e la tassazione emessa sui carburanti entro il 2035 renderanno l’elettrico la scelta più conveniente.
Passando all’analisi del rendimento in proporzione ai costi di ricarica, le auto elettriche sono ancora più efficienti rispetto a quelle a idrogeno visto che per percorrere 100 km con l’elettrico costa dai 2 ai 7 euro contro i 10 euro di media dell’altro motore. Idrogeno che invece si riscatta nel comparto dei bus e degli autotreni
, le cui lunghe percorrenze favoriscono l’uso del noto elemento chimico. In più, i rifornimenti alle stazioni di idrogeno durano molto meno in termini di tempo (parliamo di 4,5 minuti per un pieno).
Infine affrontiamo il tema più caldo del confronto, ovvero la reale ecosostenibilità dei due propulsori, poiché oggi il ciclo produttivo delle auto elettriche non sempre si avvale di fonti fonti e materiali rinnovabili. Per esempio, altri studi commissionati da Volkswagen hanno concluso che un’auto elettrica produce meno CO2 rispetto a un diesel solo quando il veicolo ha percorso 100.000 km.
A lato della sicura ecosostenibilità dell’idrogeno bisogna anche considerare l’efficienza energetica del veicolo, poiché lo studio sostiene che queste tipo di motori hanno una resa del 25-35% contro il 70-80% di un’auto elettrica. Questo accade perché i passaggi per trasformare l’idrogeno nell’aria in elettricità all’interno delle celle a combustibile sono molti di più rispetto alle batterie standard.
Le auto elettriche sono dunque ancora le più convenienti, vista l’efficienza, i costi di acquisto e percorrenza media, il rifornimento e la manutenzione. Non saranno motori realmente puliti e amici dell’ambiente (e non abbiamo parlato dello smaltimento delle batterie esauste), ma i propulsori elettrici vivranno presto una stagione di successi. Chissà che poi non passino la mano ai veicoli a idrogeno.