La nuova rete iper-veloce 5G sta per arrivare sui mercati di tutto il mondo. Ufficiosamente sono già presenti le prime tariffe e le prime offerte relative alla nuova connessione. Sono stati annunciati anche i primi smartphone dotati di modulo 5G inserito all’interno del device: pensiamo a Huawei Mate 20X oppure a Xiaomi Mi Mix, LG V50, OnePlus 7 Pro.
Il nuovo standard offrirà scenari mai visti prima d’ora. Cambierà per sempre il nostro modo di rapportarsi con gli oggetti che diventeranno da passivi ad attivi, cambieranno le nostre città e saranno possibili i primi veri sviluppi di un’IoT reale e realizzabile. Nel giro di qualche anno potremo avere anche scenari da fantascienza con la creazione delle prime Smart Cities. Ciò che era impossibile ieri, la tecnologia di oggi lo rende possibile.
Tuttavia il 5G sembra però aver diviso l’opinione pubblica. C’è chi lo osanna ed esalta e non vede l’ora di vedere, nella nuova tecnologia, realizzati i propri desideri di un mondo più smart a vantaggio del cittadino, delle aziende, della sanità e di molto altro. Dall’altro lato invece troviamo le persone che sono preoccupate a causa degli effetti delle onde elettromagnetiche sul corpo umano.
Il Web è pieno di fake news sul 5G: secondo alcuni “esperti” porterà all’abbattimento di tutti gli alberi presenti sul Pianeta, oppure ancora, ucciderà gli uccellini e gli esseri viventi che, nel migliore dei casi, potrebbero diventare dei mostri con due teste, quattro braccia e branchie al posto dei polmoni. Stiamo ovviamente scherzando, ma andiamo ad analizzare nel dettaglio la nuova rete.
Inutile combattere il nuovo standard. Ormai si farà, è tutto pronto e gli operatori di telefonia mondiale hanno investito ingenti quantità di denaro nella sua realizzazione. Pensiamo che solo in Italia si sono superati i 6,5 miliardi di investimento.
Avremo nuove infrastrutture, celle piccolissime situate ogni 100/200 metri, nuove bande di frequenza come la “700” per i grandi spazi pubblici come gli aeroporti, i treni, le stazioni. Ma ci saranno anche le “onde millimetriche”, denominate così per via della minor capacità di penetrazione dentro un edificio, ma con una velocità maggiore e latenza pari a 0. Infine la banda intermedia coprirà gli ambienti molto affollati come i centri commerciali o servirà per quei luoghi con edifici di diverse fattezze l’uno dell’altro.
Nonostante l’AIRC, che ha dichiarato che l’esposizione dell’essere umano ai campi elettromagnetici potrebbe comportare un rischio cancerogeno in uno studio del 2011, al momento non si sono trovate vere e proprie correlazioni su larga scala fra onde e tumori. Pertanto dobbiamo rimanere nel vago e continuare ad osservare i nuovi studi che si faranno a riguardo.
Sicuramente le onde 5G saranno meno pericolose di quelle attuali, perché le celle saranno uniformate meglio sull’intero Paese. E grazie alle nuove bande di frequenza sopracitate, avremo valori SAR minori sui device. Al momento non si può definire con certezza quali saranno i veri rischi della nuova rete.