L’industria automobilistica si volge al futuro, e benché sia complessivamente difficile sradicare abitudini legate all’utilizzo di altre fonti energetiche, è giunto il momento di creare soluzioni alternative che sfruttino forme di energia differenti da quelle fossili.
Le risorse sul nostro pianeta si stanno esaurendo mentre la richiesta invece cresce, e la Terra muore lentamente sotto i colpi del riscaldamento globale e della deforestazione.
Per questo è necessario creare una coscienza collettiva che si faccia carico del problema, cercando di coniugare l’innovazione ad una spesa non eccessiva per i consumatori. Altrimenti si continueranno a preferire erroneamente i vecchi metodi di alimentazione.
Auto elettriche e ad energia nucleare: il futuro dell’industria automobilistica?
D’altra parte, come abbiamo già visto, per rendere l’acquisto di un’auto elettrica davvero eco-friendly non basta semplicemente sostituirla alla vecchia auto a benzina o diesel. Uno studio tedesco, infatti, ha dimostrato che la quantità di emissioni rilasciate durante la produzione di un’auto elettrica è pari a quelle di un’auto diesel che sia stata prodotta e abbia percorso 150.000 km.
Inoltre, nel 1958, Henry Ford ideò il concept di un’auto basata sull’energia nucleare. Il progetto, che avrebbe visto il posizionamento del reattore al posto del motore, nacque per la medesima esigenza – sentita già negli anni ‘60 – di abbattimento delle emissioni e produzione di maggior energia pulita che quindi non provenisse da fonti fossili.
Però il progetto fu abbandonato a causa delle perplessità espresse dagli automobilisti (a che serve creare un’auto che poi non sarebbe usata?) e per la difficoltà e i costi nella produzione, che erano molto elevati per l’epoca. Chissà, però, se qualcuno riuscirà a impugnare quel progetto e a realizzarlo per davvero: sarebbe il futuro rivoluzionario dell’industria automobilistica, nonché l’inizio di una nuova era.