Un gruppo di ricercatori della Northeastern University (Boston) e dell’Imperial College London non ha potuto fare a meno di notare come i televisori connessi ad Internet raccolgano dati personali senza avvertire il consumatore. Lo studio ha rilevato delle anomalie alla sicurezza per mano di servizi online forniti da Google, Facebook, Amazon e Netflix.
Tali note società spiano i propri utenti servendosi di dispositivi e servizi di rete. Amazon, ad esempio, sfrutta le sue Fire TV per catalogare grandi quantità di dati. Non è esime da questa situazione nemmeno Netflix, che sfrutta l’analisi dei profili a prescindere dalla presenza o meno di un abbonamento
attivo. Analizza il traffico allo scopo di ottenere visibilità nell’app Drawer delle TV e per capire come allineare le specifiche della sua piattaforma alle preferenze dell’utilizzatore. Fatti documentati dopo l’intervista alle rispettive compagnie.Sono stati testati 81 dispositivi sospetti di raccogliere indebitamente informazioni personali. Questi riescono a immagazzinare info su posizione, dispositivo in uso e tempo di utilizzo. Gli stessi ricercatori non hanno ancora scoperto se vi possano essere altri dati rubati.
Tutto il database così formato viene condiviso con Google dietro il benestare dell’utente che accetta al condivisione delle info così come avviene per la gestione dei permessi su smartphone. Le attività online sono sotto controllo sia quando navighiamo sul web che quando accediamo ad un’app o ad un servizio. I rischi per la riservatezza non sono mai stati così alti come in questo momento. Dovremmo prendere tutti consapevolezza del fatto che, in un modo o nell’altro, siamo costantemente monitorati dalle multinazionali del web.