L’ecosistema di recente scoperta si chiama K2-18b. Sulla sua superficie è stato trovato del vapore acqueo che accende le speranze di nuova vita. Quando ci potremo andare? Scopriamolo prendendo in esame le ultime novità.
Il pianeta oggetto della notizia è stato scoperto dal telescopio spaziale Keplero nel 2015. L’Agenzia Aerospaziale americana ha rinvenuto tracce di una costellazione Leone distante 110 anni luce dalla Terra. Grande il doppio del nostro pianeta e con una massa otto volte superiore ruota attorno ad una stella nana rossa denominata K2-18.
La sua conformazione morfologica e climatica è in linea con lo spazio terrestre. La vicinanza alla sua stella determina temperature ideali e presenza di acqua abbondante lungo la sua superficie. La NASA lo confina nella zona degli “ecosistemi abitabili” per caratteristiche di temperatura che variano da zero a quaranta gradi Celsius. Tutte caratteristiche che, ad oggi, lo rendono il candidato migliore tra tutti gli esopianeti conosciuti.
Resta da risolvere un solo quesito? Quando si potrà abitare? MAI. Questa, almeno per il momento, è la risposta dell’agenzia spaziale che colloca questa conformazione a 1,041 milioni di miliardi di chilometri da noi. Non è da escludere un futuro approdo ma, almeno per ora, l’accesso al sistema resta una chimera. Vi aggiorneremo in merito ad ulteriori sviluppi.