Parliamo di Android come potremmo parlare anche di iPhone. I consigli che seguono valgono universalmente per qualsiasi utente. Tutti ne traggono giovamento.
La prima cosa che ci sentiamo di dire è questa: spegnete le connessioni che non servono. Via libera allo switch-off di WiFi, dati mobili, NFC, Bluetooth e GPS. Mantenere attivi tutti i profili esaurisce la batteria costringendo tutti a più ricariche giornaliere e quindi a nuovi problemi
già noti a tutti.Si considera poi che la maggior parte dell’energia elettrica usata dalla batteria è sfruttata dal display. Lo si nota dal prospetto statistiche del dispositivo che mostra un crescente valore percentuale per l’uso dello schermo. Possiamo fare qualcosa di importante, come ad esempio ridurre la luminosità e diminuire il timeout dello spegnimento ad un massimo di 30 secondi, più che sufficienti per le operazioni di routine. Evitate la regolazione automatica in quanto impegna costantemente il sensore con conseguente maggiore spreco di corrente.
Una volta al mese, tra l’altro, sarebbe opportuno effettuare una calibrazione del supporto prevedendo un ciclo di carica e scarica completo. Tale operazione comporta il ristabilire dei corretti valori di carica in lettura. Il sistema operativo, infatti, potrebbe mal interpretare la percentuale di batteria residua mostrando un valore del 100% con carica effettiva del 50% o meno. In tutti gli altri casi, invece, preferite una ricarica per valori compresi tra il 20 ed il 75%.