Il fondatore ed attuale CEO della piattaforma di e-commerce Amazon, nonché uomo più ricco del mondo al momento, Jeff Bezos, ha voluto precisare ancora una volta il proprio impegno nella lotta al cambiamento climatico.
Quest’ultimo, in difesa dell’ambiente, come annunciato nel mese di febbraio, ha riguardato una revisione delle pratiche legate al business e-commerce del gruppo. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Amazon conferma la sua lotta al cambiamento climatico
Jess Bezos ha reso noto solamente qualche ora fa che la propria società si conformerà a quanto previsto dall’Accordo di Parigi relativo alla riduzione delle emissioni con ben 10 anni di anticipo rispetto ai termini previsti. Ha sottolineato il suo impegno a raggiungere, entro il 2024, l’obiettivo dell’80% riguardante l’energia rinnovabile utilizzata per la propria azienda. Nell’arco di 10 anni da ora, la quota dovrebbe raggiungere il 100%.
Nelle intenzioni di Bezos c’è anche quella che mira a rendere la società un modello di riferimento per le altre aziende, non solo che operano nel mondo online. L’azienda è sicuramente la prima a prendere un impegno formale, legato all’accordo siglato e sottoscritto nel 2015 dalla Convenzione delle Nazioni Unite nella capitale francese.
Ecco le parole di Bezos nell’annunciare l’iniziativa The Climate Pledge: “Abbiamo smesso di stare nel gregge su questo tema: abbiamo deciso di utilizzare le nostre dimensioni e scala per fare la differenza. Se una azienda con infrastruttura fisica come quella di Amazon, che consegna più di 10 miliardi di prodotti all’anno, può raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi dieci anni in anticipo, allora qualsiasi azienda può farlo. Parlando con altri CEO di aziende globali sto riscontrando un forte interesse nell’unirsi a questo impegno. Le grandi aziende che firmeranno The Climate Pledge manderanno il segnale importante al mercato intero che è arrivato il momento per tutti di investire nei prodotti e servizi che i firmatari necessiteranno per tener fede ai loro impegni“.