La nube radioattiva in Russia ha attirato l’attenzione di tantissimi consumatori su tutto il suolo Europeo, è notizia di qualche settimana fa l’avanzata di un fronte dalle fredde terre di Putin verso il vecchio continente (in Norvegia ne hanno sentito leggermente gli effetti).
L’allarme, sopratutto legato al ricordo di Chernobyl, è scattato subito nelle menti di ognuno di noi; è nota a tutti la propensione dei russi verso l’energia nucleare, le centrali di questo tipo sono veramente diffuse (come in Francia), di conseguenza inizialmente si era già pensato ad un disastro immane, ma fortunatamente la realtà è ben lontana dall’immaginazione della gente.
Nube radioattiva in Russia: la spiegazione dell’accaduto
Sebbene il Governo russo abbia negato qualsiasi coinvolgimento, secondo le prime indiscrezioni tutto sembra essere legato ad un incidente avvenuto mentre era in esecuzione un test dei missili Buvrevestnik a Nenoska (in prossimità della cittadina di Severodvinsk).
L’azienda Rosatom, coloro che sono stati incaricati alla realizzazione degli stessi, non è nuova a “disastri di dimensioni ridotte”, per questo motivo l’ipotesi più accreditata riguarda la non esplosione di un missile. La detonazione è stata controllata su una piattaforma in mezzo al mare (dopo averlo recuperato dalle profondità dello stesso), ma questa sarebbe sprofondata e sarebbe poi stata trasportata dalla corrente. Ciò ha portato il Governo ha chiudere il tratto di mare corrispondente, interdicendo qualsiasi altra attività in zona.
La nube radioattiva si sarebbe creata a causa dei propulsori utilizzati dallo Burevestnik, un vero e proprio reattore nucleare in miniatura. Ad ogni modo non temete, tutto sembra essere tornato alla normalità, non corriamo alcun pericolo.