Lo Stato negli ultimi mesi sembra aver intensificato i controlli per combattere l’evasione delle tasse da parte di qualche “furbetto”. Grazie ad alcune manovre attuate di recente, il Fisco ha intensificato i controlli per i cittadini possessori di un conto presso BNL, Intesa Sanpaolo e Unicredit.
Lo scopo era proprio quello di stanare gli evasori per portarli alla luce e smascherarli. Insieme all’Agenzia delle Entrate infatti, era stato progettato un software capace di controllare il GAP monetario fra entrate e uscite finanziarie all’interno di un nucleo familiare. Tale “arma” è denominata “redditometro“, ma adesso, con la crisi di governo in cui versa l’Italia da Agosto, è stato temporaneamente sospeso.
Fisco: redditometro sospeso, via all’evasometro
L’idea alla base del redditometro (o risparmiometro) era quella di controllare “lo stile di vita” degli italiani. Infatti se le entrate fossero state superiori (anche di un 20%) rispetto alle uscite, sarebbero scattati i controlli da parte del Fisco e della guardia di finanza.
Purtroppo però, tale sistema è stato messo temporaneamente in stop, anche se continuerà ad essere retroattivo per tutti i conti correnti antecedenti il 2016. Nonostante quindi continueranno i classici controlli da parte della Finanza, si è avuta l’esigenza di creare un nuovo metodo per controllare in maniera più precisa le tasche dei cittadini al fine di combattere l’evasione.
Sulla base di tale esigenza è nato l’evasometro. Ma in cosa consiste questo nuovo software? Un potente algoritmo, incrociando le dichiarazioni dei redditi degli utenti con i flussi bancari, questa nuova “arma” dell’Agenzia delle Entrate controllerà cinque parametri:
- le entrate mensili;
- le uscite finanziarie a fine mese;
- il saldo iniziale all’interno di una carta/conto;
- il saldo a fine anno;
- la giacenza media.
Se l’evasometro troverà movimenti rilevanti non giustificabili in alcun modo rispetto alla dichiarazione dei redditi fornita allo Stato, scatteranno i nuovi controlli.