Una delle tasse sicuramente più odiate dagli italiani è rappresentata dal bollo auto, il quale infatti risulta avere canoni molto ambigui. In poche parole ogni possessore di un veicolo paga la tassa allo Stato in base alla ragione in cui risiede.
Esatto: i costi variano da regione a regione, proprio come l’assicurazione RCA. Ovviamente non tutti sono favorevoli a tale imposta, dato che la tassa di circolazione non viene pagata in diversi paesi del mondo.
L’abolizione di questa tassa però non arriverà, almeno secondo quanto riferito ultimamente. Le Regioni infatti si sarebbero fortemente opposte, dato che l’entrata annua che arriva grazie al bollo pagato dagli automobilisti è di circa 6 miliardi di euro. Gli enti regionali dunque non avrebbero altro modo di racimolare questo capitale, per cui la loro opposizione è sempre presente
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La tassa automobilistica o bollo auto, oppure anche tassa automobilistica regionale, in precedenza denominata anche tassa di circolazione) è un tributo locale, che grava sugli autoveicoli e motoveicoli immatricolati nella Repubblica Italiana, il cui versamento è a favore delle Regioni d’Italia di residenza.
Il possesso si presume dall’iscrizione nel Pubblico Registro Automobilistico anche se è ammessa la prova contraria nei casi di cessione a titolo definitivo (vendita del veicolo), dei contratti per i quali la legge stabilisce che il soggetto obbligato è diverso dal proprietario, perdita del possesso (a seguito di un furto) o radiazione del mezzo (auto, moto, ecc.) ovverosia per tutti quei casi in cui è prevista e obbligatoria la registrazione nel PRA e, normalmente, ammessa anche in ritardo.