Chernobyl è ancora radioattiva, sebbene siano trascorsi oltre 33 anni dal giorno del disastro che ha letteralmente sconvolto l’intero continente europeo, i sopralluoghi condotti in questo periodo mediante l’ausilio di droni hanno testimoniato una situazione tutt’altro che incoraggiante.
Se non avete sentito mai parlare di Chernobyl forse è perché siete veramente giovani, era il lontano 26 aprile 1986 quando alcune violazioni ai protocolli di sicurezza portarono ad un aumento incontrollato di temperatura (nonché di potenza) nel reattore numero 4. L’effetto a catena ha portato alla rottura delle tubature relative al raffreddamento dello stesso, con la conseguente esplosione nucleare.
La catastrofe è stata immane, gli effetti si sono sentiti a lungo anche in Italia e nel resto d’Europa. Trascorsi 33 anni è stato deciso di compiere un sopralluogo con l’ausilio di droni da parte dell’Università di Bristol, in modo da mappare le radiazioni e scoprirne lo stato attuale.
Chernobyl: le scoperte effettuate sono davvero impressionanti e sconvolgenti
Gli scienziati sono riusciti a scandagliare un’area di oltre 15km quadrati, scoprendo nel contempo che le radiazioni sono ancora altissime. La Foresta Rossa, chiamata in questo modo per il colore degli alberi in seguito all’esplosione, è ancora totalmente priva di vita animale (ovviamente nessun essere umano vive nelle vicinanze).
La situazione è immutata ormai da diversi anni, sebbene l’attenzione verso la zona sia stata attratta dalle ultime serie televisive, ricordiamo che è severamente vietato recarsi in loco, nonché potenzialmente pericoloso per la propria salute. L’area risulta essere ancora recintata e presidiata dall’esercito locale, per evitare spiacevoli inconvenienti e per la salvaguardia della popolazione.