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Diesel: uno studio rivela che potrebbe inquinare meno dell’elettrico

Da diversi anni ormai lo scontro tra le auto alimentate a Diesel e quelle elettriche infiamma la rete e l’opinione pubblica. Nonostante il fulcro della questione sia legato alle emissioni, le quali potrebbero creare un serio problema, considerando anche ciò che la Terra sta attraversando ora, ancora non si riesce a trovare con precisione la “quadra”. Escono di fatto ogni giorno, nuovi studi che alimentano l’ideologia secondo la quale, i motori Diesel inquinerebbero anche meno di quelli a corrente, se si prendono in esame determinati parametri.

Quel che è certo è che bisogna ridurre le emissioni di CO2 al minimo, pertanto finora si è pensato sempre all’elettrico come la soluzione migliore per contrastare l’inquinamento che avanza. Secondo un nuovo studio del Ces-Ifo però, le cose potrebbero non essere proprio come le abbiamo sempre pensate.

Diesel oppure elettrico? Voi cosa scegliereste?

Ultimamente ci sono stati molti scandali che hanno visto protagonista il motore a gasolio, anche ingiustamente se poi si considerano i reali dati. Molte sono le persone in possesso di autovetture con tale motorizzazione che hanno subito una serie di blocchi relativi alla circolazione della propria automobile Diesel.

Gli studi condotti dal Ces-Ifo di Monaco di Baviera infatti, hanno dimostrato la situazione reale attuale. Confrontando una Mercedes C220d e una Tesla Model 3, quindi una vettura Diesel e una elettrica (anzi, l’elettrica per eccellenza!), i risultati hanno lasciato tutti basiti. Dai dati del test emerge infatti che l’automobile della casa tedesca produca soltanto 142g di Co2 per ogni km percorso, mentre la Tesla ne produce più di 165. A ciò va considerato però, anche un periodo di utilizzo della vettura di dieci anni e una percorrenza media che non superi i 100.000 km.

E voi, cosa scegliereste se doveste cambiare auto adesso? Prendereste una Diesel o una elettrica? Oppure optereste per una macchina alimentata a benzina, a GPL o a metano?

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Pubblicato da
Manuel De Pandis