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Google: arriva il nuovo “Play Pass” per Android, competerà con Apple Arcade

Google ha annunciato oggi il lancio di un nuovo servizio di giochi chiamato Google Play Pass. Esso consente agli utenti Android di accedere a oltre 350 giochi e app per $ 4,99 al mese, simile a Apple Arcade.

La versione di Google fornisce giochi ai clienti senza acquisti in-app e senza pubblicità. C’è un’opzione di condivisione familiare e l’abbonamento Play Pass può essere condiviso con un massimo di cinque membri della famiglia.

Google Play Pass arriverà anche in Italia a breve

Il servizio di Google non si limita ai soli giochi e include titoli già rilasciati, come Stardew Valley, Terraria, Monument Valley, Knights of the Old Republic, Facetune e AccuWeather. Tuttavia, le offerte di Google non sono esclusive, che è una delle caratteristiche principali di Apple Arcade. Con Apple Arcade, tutti i titoli di gioco sono disponibili solo su App Store quando si tratta di dispositivi mobili. Tuttavia alcuni sono anche sviluppati per il rilascio su console.

Apple Arcade invece è limitato ai nuovi contenuti e non include app meno recenti come Play Pass. Dato che Google utilizza giochi esistenti in Play Pass, al momento del lancio ha un catalogo più ampio di titoli disponibili: centinaia, rispetto ai 60+ di Apple. Google afferma che i clienti possono contare su nuovi titoli mensilmente, cosa che anche Apple ha promesso.

Secondo The Verge, Google prevede di pagare gli sviluppatori attraverso il coinvolgimento degli utenti con le app, anche se non è del tutto chiaro cosa significhi. Google lavora al servizio Play Pass dal 2018 e ha iniziato a testarlo alla fine di luglio. Il servizio è disponibile ora per dispositivi Android negli Stati Uniti questa settimana e si espanderà presto in altri Paesi.

Viene fornito con una prova gratuita di 10 giorni e, successivamente, l’abbonamento costerà $ 4,99 al mese, proprio come Apple Arcade. Google potrebbe offrire anche una promo, che consentirà agli abbonati di iscriversi a $ 1,99 al mese per il primo anno per un periodo di tempo limitato.

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Pubblicato da
Michele Ragone