Nel corso degli ultimi anni si è fatto strada l’argomento IPTV, protagonista a più riprese dei nostri post. Complice il nuovo livello di connettività ultra veloce lo scettro dei servizi è passato alla applicazioni che hanno progressivamente soppiantato le comunicazioni satellitari ed i decoder. Pochi usano il Digitale Terrestre o Sky. La quota di richiedenti servizio IPTV è aumentata vertiginosamente negli ultimi mesi, così come posto dall’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, il quale ha appena diffuso nuovi dati statistici sull’uso dei sistemi.
IPTV batte Sky e il Digitale Terrestre: traguardo incredibile per le app in streaming on demand
Chiudere il ramo IPTV illegale ha significato perdere un giro di affari multimilionario che ha richiesto nuovi provvedimenti. Ad ogni modo sono in tanti ad utilizzare lecitamente le app in streaming per la visione in chiaro di contenuti Cinema, Sport e Calcio. L’incremento c’è stato per quanto riguarda le piattaforme libere in abbonamento. Si calcola un +8% rispetto all’anno precedente.
I dati diffusi dall’Istituto dimostrano che un italiano su cinque è abbonato regolarmente ai servizi. Lo streaming, in questo caso, ottiene il 50% dei guadagni rispetto al 2018. Numeri che, secondo le fonti, sono destinati a crescere in luogo di un 5G che rivoluzionerà qualità e mezzi di comunicazione.
Dati che si sposano bene con gli indici di utilizzo che vedono un 82% da smartphone con la restante torta spartita tra PC, Smart TV e tablet. In Italia il più grande fautore del cambiamento è stato sicuramente Netflix, seguito a stretto giro da Amazon con la componente Prime Video e da tutti gli altri protagonisti minori.