La prospettiva di un’imminente apocalisse terrorizzerebbe chiunque, ma spesso non abbiamo un’esatta percezione del rischio che si corre in base alle varie minacce che sembrano incombere. Infatti, si sottovaluta moltissimo il rischio di una nostra estinzione per incompatibilità tra la nostra evoluzione di specie e i cambiamenti climatici che stanno avvenendo innegabilmente a livello mondiale.
Inoltre, la prospettiva di una fine del mondo legata a profezie e varie suggestioni provenienti dalle diverse influenze culturali appare alquanto improbabile. Tanto quanto appare improbabile che si verifichino eventi catastrofici legati ad alcuni asteroidi apparentemente in rotta verso la Terra.
Negli ultimi mesi, infatti, ha destato scalpore la notizia che l’asteroide QV89 risulti essere diretto verso il nostro pianeta, ma le news riportate sul tema risultavano talvolta parziali e soprattutto allarmistiche, mentre bisognerebbe fare alcune precisazioni per comprendere a cosa si sta andando incontro realmente.
Anzitutto, è necessario capire in che termini la traiettoria di questo asteroide risulta coincidere con quella terrestre. Dire che impatterà con il nostro pianeta, infatti, sarebbe errato, perché si presuppone che la probabilità di questo evento sia molto alta. Invece, secondo i calcoli della NASA (che osserva l’asteroide da ben 13 anni, tanto che il suo nome completo risulta proprio 2006 QV89), le possibilità di impatto sono pari allo 0,014%: prospettiva decisamente diversa da quella fatta intendere in questi mesi. QV89, infatti, transiterà a oltre 6 milioni di km dalla Terra.
Ma anche qualora dovesse rivelarsi una minaccia più concreta, la NASA predisporrebbe il lancio di alcuni missili per distruggere il corpo celeste prima che raggiunga la nostra atmosfera, sgretolandolo e limitando notevolmente i potenziali rischi.